Basta girare qualche chilometro per le vie di alcune periferie romane e scopriamo che la città eterna subisce, ora dopo ora, e giorno dopo giorno, un lento ed inesorabile declino. Il terzo millennio ci ha regalato un nuovo slogan coniato esclusivamente per la capitale: Roma, città di tutti e di nessuno. E' imbarazzante scoprire alla luce di alcune foto scattate per caso che, una delle vie più importanti di Roma, la Palmiro Togliatti, è diventata preda e proprietà di fatto di svariati automobilisti privi di senso civico. Infatti è ormai la regola trovare in pieno giorno macchine parcheggiate abusivamente sotto i pini. Inoltre, sempre sulla stessa strada, una delle due corsie di rapido scorrimento è bloccata dai parcheggiatori mordi e fuggi, e gli ignari automobilisti sono costretti a subire lunghe ed estenuanti file incolonnati nell'unica corsia libera. Per "ammazzare il tempo" può risultare utile un distributore di panini e bevande cibi parcheggiato in bella evidenza pronto a sostenere anche i ciclisti che per puro caso dovessero percorrere la lunga arteria stradale con l'evidente scopo d'intossicarsi meglio. E' questa la triste storia di una delle arterie più importanti di Roma, che taglia la Tiburtina, la Prenestina, la Casilina e la Tuscolana.
A pochi chilometri di distanza in Via del Fosso di Santa Maura in un ipotetico parco pubblico le auto parcheggiate sul verde si riposano dai chilometri fatti, fanno il tagliando sotto i cipressi e si ossigenano sotto l'ombra dei pini. Quanto è bella Roma!!! E' la Roma del Terzo Millennio ove le auto la fanno da padroni ed in periferia possono togliersi il lusso di cacciare gli abitanti e ritagliarsi un parco tutto per loro.
Andando avanti, nel nostro calvario cittadino, verso Casilino 23 troviamo proprio una bella strada, asfaltata come si conviene, con i marciapiedi giusti, peccato che da anni è chiusa al traffico locale. Forse, dato che vanno di moda i musei all'aperto, sarà stata sigillata proprio per consegnare ai posteri un valido esempio di strada romana. Rimane il fatto che ora per raggiungere il quartiere, vi dovete dotare (tanto per scherzare sulle nostre disavventure) all'ingresso del Casilino 23 di una mappa del gioco dell'oca di Quartiere, ma attenzione se sbagliate giro vi troverete di nuovo davanti alla strada chiusa e sarete costretti a ricominciare da capo. Il costante traffico impazzitto consente ai cittadini di respirare a pieni polmoni biossido di carbonio come stesse ad Acapulco in villeggiatura.
La città di tutti e di nessuno vi saluta ed aspetta da voi un commento al fine di trovare con un pizzico d'ironia la modalità giusta nel trovare la soluzione. Ogni consiglio è bene accetto ed in questo caso la comunicazione diretta tra cittadini ed istituzioni può riuscire a rendere migliore la nostra città, permettendo una più agevole viabilità, cancellando gli errori commessi dagli amministratori pubblici. Occorre riflettere bene prima di mettere mano alla trasformazione della viabilità di un quartiere analizzando pro e contro. Consigliamo a chi ha ideato la pista ciclabile sulla Togliatti a farci una sana pedalata e scoprire che, la viabilità è al collasso è la pista e le aree limitrofe sono solo meta di auto parcheggiate in libertà e di avventori con birra e salsicce.
Restituiamo, inoltre, il parco pubblico ai cittadini togliendo le macchine impropriamente parcheggiate non si sa da chi. Troviamo una buona volta i responsabili di tale misfatto perchè la città di tutti e di nessuno non ci piace. A voi la parola cari lettori!